Venerdì 12 aprile, presso la sede della cooperativa Starter, si è svolto il secondo incontro-dibattito, organizzato da Atobiu, per approfondire i temi del “Patto etico per la città di Quartu Sant’Elena”.
Nicolò Migheli, sociologo, autore di numerose pubblicazioni sulla cultura, la storia, la tradizione e le peculiarità della Sardegna, ci ha piacevolmente intrattenuto su “La prassi del voto di scambio nella storia e nella società”.
L’analisi è stata condotta in ambito sociologico e antropologico e ha riguardato il concetto di scambio.
Lo scambio, per esempio, con le divinità affinché le stesse propiziassero i buoni raccolti e gli eventi favorevoli e verso le quali erano destinate regalie e preghiere.
Lo scambio tra potere e armonia che si esplicitava attraverso la delega di autorità ma che aveva come necessario contrappeso il dovere di mantenere la pace sociale.
Sono stati affrontati temi connessi al clientelismo, alle società familistiche e al familismo amorale, tutti concetti legati alla esigenza dell’uomo di fidarsi prioritariamente dei propri familiari e delle persone vicine all’interno della propria cerchia di conoscenza.
In ogni caso è stata rappresentata la diffusa esigenza di una regolamentazione dello scambio in fase preelettorale e l’esempio proveniente dalle elezioni presidenziali americane, in cui lobby di imprenditori o singoli finanziano palesemente la campagna elettorale allo scopo di ricevere un tornaconto legislativo e/o economico dal Presidente finanziato.
Rispetto alle soluzioni che possono essere adottate dai cittadini vi è quella di concedere una rappresentanza ben verificabile nel corso della legislatura, o maggiormente legata al merito, piuttosto che ad altre considerazioni politiche.
Per noi resta chiaro che il voto di scambio, oltre che essere un reato, è una prassi che rompe gravemente la coesione sociale, ogni volta che si ottiene come favore personale qualcosa che spetta di diritto, oppure si perde qualche diritto perchè a qualcun altro viene fatto un favore.
Dopo numerosi interventi dell’attento uditorio la serata si è conclusa dando appuntamento al 10 maggio per discutere di “come fare o riconoscere dei buoni programmi elettorali”.
Un grande ringraziamento a Nicolò e a tutti i partecipanti.