Tutto pronto: le cartoline vuote, il manifesto delle parole non ostili (anche in versione per l’infanzia), un bel tavolo, i colori…🎉 giusto il minimo indispensabile per i grandi e i bambini che la loro cartolina vogliono prepararla in nostra compagnia 😋
Appuntamento domani, domenica 22 dicembre, ore 16-19, Sa dom’e farra, a Quartu: nella cornice degli allestimenti di vari artisti veri, anche tutti noi siamo invitati a creare un messaggio grafico che dica: è meglio comunicare in modo pacifico, costruttivo, nonviolento.
Intanto, ci arrivano per posta le prime cartoline artistiche eseguite a mano da concittadini: ritraggono ponti, esortazioni alla gentilezza, rifiuto della violenza. Ottimo inizio 😍🤗
Sei un artista? Ami disegnare o dipingere? Ti piace l’idea di promuovere nella nostra Città un linguaggio e un pensiero non ostili?
Se hai risposto sì ad almeno una domanda, sei perfetto per rispondere a questa nostra “chiamata all’azione civica”!
Istruzioni: 1) leggi il Manifesto delle Parole non ostili e scegli la parte che ti colpisce di più 2) stampa la strana cartolina che è in questo post, scegli la tecnica grafico/pittorica che preferisci e rappresenta graficamente, nella parte sinistra della cartolina, la parte del Manifesto che ti ha colpito 3) firma la tua opera d’arte e portacela all’iniziativa del Dado d’Arte “Così è Natale”, domenica 22 dicembre, dalle 16,30 alle 19,30, a Sa dom’e farra 4) se non puoi venire, mandaci la foto del tuo disegno con messenger, o con whatsapp al numero 3479587986, o per mail a atobiu@atobiu.it 5) se non puoi stampare la cartolina, esegui la tua opera d’arte in un foglio a tuo piacere.
La tua opera d’arte sarà diffusa attraverso i nostri canali facebook e instagram, e ospitata permanentemente nel nostro sito web.
Abbiamo una sfida comune: promuovere, nella nostra Città l’uso di linguaggio non ostile, che crea ponti e legami, che valorizza invece che distruggere, che cerca soluzioni invece che creare problemi.
Dal 19 al 22 dicembre, a Quartu, nello splendido scenario di Sa dom’e farra, l’associazione “Il Dado d’Arte” propone un bellissimo programma natalizio ricco di cose belle, da fare, da vedere, da ascoltare insieme.
Noi ci saremo!
Pronti per il pomeriggio di domenica 22, perchè porteremo, disegneremo, condivideremo, scambieremo in molti modi, un sacco (natalizio) di PAROLE NON OSTILI.
Caro concittadino, a proposito delle elezioni comunali 2020… Avrai visto che cominciano a presentarsi persone o gruppi che parlano di candidature. Sapere che ci sono cittadini che si rendono disponibili a rappresentare tutti noi quartesi è bello, positivo, confortante.
Questo è il miglior momento per cominciare a chiedersi: “QUESTO/A CANDIDATO/A È AFFIDABILE PER IL RUOLO CHE DOVRÀ SVOLGERE?”
Anche tu, come noi, forse ti stai chiedendo cosa sia l’affidabilità. Ecco, è per contribuire a crearci un più chiaro concetto di “candidato affidabile” che, a partire da oggi, ti inviamo le nostre cartoline sui SIGNOR X e SIGNORA X. Guarda la prima. Pensaci. Se vuoi, facci sapere cosa ne pensi. Se credi, aiutaci a farla girare.
L’Unione Sarda di oggi scrive della richiesta che abbiamo consegnato agli amministratori comunali il 27 novembre scorso, durante una seduta di consiglio comunale.
La tutela dei minori è una questione di civiltà e noi vorremmo smettere di vergognarci.
Abbiamo raccolto le nostre forze e la collaborazione dell’associazione “Il dado d’arte” (che ci accoglie nella sua sede di via La Marmora 3), per offrire alla Città l’opportunità di conoscere approcci costruttivi per superare i conflitti, in modo nonviolento. Crediamo molto nella necessità di migliorare le relazioni fra le persone, anche nella nostra città. Dunque, attendiamo le vostre iscrizioni al primo incontro del percorso di formazione “Comunicazione nonviolenta, conflitto e qualità della vita”, che sarà il 6 dicembre 2019, alle 15,30. Se credete, diffondete l’informazione. Per info e iscrizioni, scriveteci a atobiu@atobiu.it
La legge obbliga tutti noi adulti a tutelare i minori, ognuno nel suo ruolo. Il compito è prevalentemente dei genitori, ma quando le famiglie sono fragili, il compito di tutelare i minori diventa delle istituzioni. In questi casi, è proprio il Sindaco ad essere incaricato della tutela sui minori da parte delle Autorità Giudiziarie (tribunali e procure, sia ordinari che per i minorenni, che operano con decreti specifici per ciascun minore).
Che cosa vuol dire “tutelare un minore”, per l’istituzione Comune? Vuol dire assicurargli buone opportunità di crescita e di formazione, scolastica ed extrascolastica, come se fosse il genitore. Vuol dire vigilare sulla sua salute, e che non gli accada niente di male, proprio come farebbe un genitore. Proteggerlo dalle situazioni di rischio. Vuol dire accudirlo, accoglierlo, ascoltarlo. Vuol dire aiutare la sua famiglia a compiere il ruolo genitoriale. Se serve e non ci sono altre strade, assicurargli una famiglia diversa dalla sua di origine, nella quale crescere bene e rinforzarsi.
Come esegue, CONCRETAMENTE, questo mandato istituzionale il Sindaco? 1) individua un assessore e un dirigente competenti, capaci di mettere testa e cuore sul’argomento; evita la continua alternanza di queste due figure, che le rende ulteriormente inefficaci 2) utilizza parte delle risorse economiche della cittadinanza, per attivare interventi e servizi mirati.
Ecco un elenco dei principali servizi/interventi, attraverso cui un comune esegue i decreti delle autorità e tutela i suoi minori: – un numero sufficiente di operatori del servizio sociale (assistenti sociali, psicologi, educatori, pedagogisti) dedicati specificamente all’argomento “tutela dei minori”, con formazione specifica e ben selezionati rispetto alla delicatezza del ruolo – un servizio educativo territoriale, (educatori e psicologi), per il supporto educativo presso le famiglie che hanno difficoltà a svolgere da sole il proprio ruolo genitoriale – un’équipe professionale specifica per l’adozione e l’affido, in tutte le sue forme, compresa quella diurna o occasionale o d’appoggio: serve a selezionare le famiglie che accolgono, a prepararle, a sostenerle nel percorso – uno “spazio neutro” per gli incontri protetti, talvolta necessari e previsti nei procedimenti di minori sotto tutela – un servizio di mediazione familiare, per aiutare i genitori in conflitto a non far ricadere le tensioni sui bambini – un congruo numero di posti in un asilo nido, e fra questi, un congruo numero di posti con tariffa agevolata: anche i figli dei poveri hanno bisogno e diritto di iniziare presto ad apprendere e a socializzare – un centro per i bambini, gratuito ai frequentatori, nel quale anche i bambini più fragili possono giocare, socializzare, fare i compiti, con l’aiuto di personale specializzato – un centro per i ragazzi e i giovani, gratuito ai frequentatori, con la stessa finalità, ma dedicati alle esigenze di questa diversa età.
Al Comune di Quartu tutto questo manca, e noi non vogliamo che passi altro tempo. Perciò CHIEDIAMO ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE 1) di inserire nel Documento Unico di programmazione e nel bilancio 2020-2022 le RISORSE NECESSARIE PER TUTTI QUESTI SERVIZI: un programma chiaro anche alla lettura da parte di noi cittadini, con gli stanziamenti indicati per singolo servizio 2) di impegnarsi, nel corso del triennio, a non ridurre le risorse destinate a questi servizi 3) di vigilare sull’operato del Dirigente del Settore Servizi Socio-assistenziali, affinchè porti a concreta e tempestiva attivazione i servizi per la tutela dei minori.
E’ un fatto di civiltà, e noi vogliamo smettere di vergognarci.
Caro concittadino, sai che accade in giugno 2020, a Quartu? Votiamo per l’elezione degli amministratori del nostro Comune. Su questo argomento avremo tante cose da dirci nei prossimi mesi. Vogliamo iniziare presto e bene, facendo apertamente una dichiarazione:
“SIAMO CONTRO IL VOTO DI SCAMBIO e cercheremo di contrastarlo in tutti i modi”
In realtà, più di 360 sottoscrittori del Patto Etico, si sono dichiarati anche loro contrari e impegnati a non ricadere, durante le comunali del 2020, in questa abitudine – diffusissima – di cercare voti promettendo favori personali o di cercare politici per chiedere loro favori personali. Guarda qui chi si dichiara contrario, insieme a noi https://www.atobiu.it/index.php/sottoscrittori/ Aggiungiti ai sottoscrittori del Patto Etico, se credi https://www.atobiu.it/index.php/sottoscrivipatto/
Giusto per precisare: il “favore personale” a cui ci riferiamo non è la richiesta al politico di fare attenzione ad un problema del singolo o di un gruppo, ad un diritto legittimo anche di una sola persona. Quello è cosa buona e si chiama “Politica”. Noi vogliamo puntare dritti il nostro dissenso e contrasto sulle situazioni che si creano quando, in campagna elettorale, il voto ti trovi a barattarlo con un beneficio esclusivo, che altrimenti non ti spetterebbe, perchè illecito o destinato ad altri. Ecco, da queste offerte, sappi sempre distoglierti. Te ne diamo alcuni buoni motivi: 1) è un reato 2) riduce la tua dignità 3) rovina i rapporti fra concittadini
Perciò, ricevi questo nostro messaggio in cartolina. Inoltralo a tua volta a quante più persone puoi. E’ solo il primo, ne seguiranno altri.
(Quartu. Elezioni comunali 2020. Campagna di sensibilizzazione contro il voto di scambio)
“Partecipazione” non è solo una parola, ma il modo con cui manifestare il proprio senso di appartenenza alla nostra Città. Con questo spirito abbiamo accolto l’invito, assieme ad altre realtà associative e singoli cittadini, a partecipare all’incontro promosso da “CambiamoQuartu” che si è svolto l’altra sera, e che è stato l’occasione per lo scambio di idee e di proposte per il cambiamento possibile nella nostra Città.
Il “Patto Etico per Quartu” che promuoviamo da un anno ( https://www.atobiu.it/index.php/sottoscrivipatto )e che è stato già sottoscritto da oltre 360 cittadini ( https://www.atobiu.it/index.php/sottoscrittori ) contiene anche l’impegno a partecipare nella stesura dei programmi elettorali, se condotta con metodi partecipativi. Per questo, noi valorizziamo tutte le iniziative che vanno in tale direzione, a Quartu. Auspichiamo che anche altri movimenti, forze politiche, comitati, gruppi, organizzino momenti di confronto per ragionare assieme e coinvolgere i concittadini nella elaborazione dei documenti elettorali. Noi saremo ben contenti di dare il nostro contributo, e di vedere rinascere a Quartu la cultura del dialogo e del dibattito politico. In attesa, condividiamo i due contributi da noi portati all’incontro.
Abbiamo deciso di mantenere un legame più stretto con tutti coloro che, in questi anni, hanno partecipato ai nostri incontri e sono fuori da facebook, sia per informare periodicamente sullo sviluppo delle nostre varie iniziative, sia per raccogliere suggerimenti e consigli. E’ per questo che inauguriamo “Atobiu newsletter”, un foglio veloce di comunicazioni che invieremo a tutti coloro che sono nella nostra mailing-list.
In questo numero, ci dedichiamo ancora al Patto Etico, iniziativa pensata e attivata per autoresponsabilizzarci – tutti noi cittadini – nel migliorare la qualità delle prossime elezioni comunali del 2020.