Monitoraggio 2: quanti posti all’asilo nido comunale?

Per convincerci di essere meglio di un commissario, il sindaco aveva comunicato “il settore Pubblica Istruzione ha recentemente preso in mano il problema e sta già interloquendo con i Servizi Sociali per conoscere i dettagli in merito. Superata questa fase potremo finalmente individuare il futuro concessionario, con previsione di riavere in città un asilo nido comunale entro il 2020.”

Abbiamo voluto riscontrare la verità di questa affermazione nel solo posto in cui devono essere poste le analisi strategiche e prese le decisioni operative, ovvero nel Documento Unico di Programmazione (DUP).
Vi postiamo la pagina nella quale si vede che i posti nell’asilo nido restano a ZERO per tutto il triennio 2019/21 e che della annunciata concessione o altre azioni preliminari NON C’E’ ALCUNA TRACCIA NEL DUP (nemmeno in nessun altra parte!). 
ZERO.

Il sindaco trascura che l’attività amministrativa si compie negli atti (deliberazioni, atti di programmazione) e non a chiacchiere, sul giornale, con proclami sui social.

Ci chiediamo cos’avrebbe potuto fare un commissario meno di questo ZERO.

Monitoraggio 1

A Quartu il rendiconto 2018 non è approvato, nonostante il richiamo della RAS.
La nostra segnalazione alla Regione è nei post precedenti.
Senza il rendiconto, non si fanno le assunzioni, dicono, nemmeno quelle annunciate dal sindaco come impegno n.1 (“Subito 20 nuove assunzioni”), nella appena trascorsa fase di voto del bilancio.
Per fortuna abbiamo evitato il commissario…

https://quotidianoentilocali.ilsole24ore.com/art/fisco-e-contabilita/2019-05-27/mancata-approvazione-rendiconto-tutte-conseguenze-gli-enti-175246.php?uuid=ACfFfSJ&fbclid=IwAR2R9OdvsmsXitgvf4CxirhrPw6tw-p8hUysExgpjQxxpLRjultIQjQQ_x8

Il consiglio comunale ha approvato…

Il consiglio comunale ha approvato il bilancio 2019-21, e restano meno di sei mesi per spendere le risorse programmate.
Il sindaco ha voluto condurre la nostra attenzione sui benefici che questo bilancio avrebbe portato alla città. 
Eccoli, li riportiamo qui, come suoi stringenti impegni politico-amministrativi. 
Su questi impegni, ovviamente, come cittadini beneficiari, dirigeremo ogni tipo di attenzione e monitoraggio: tempistica di realizzazione, coerenza col DUP, efficacia, soddisfazione della cittadinanza, trasparenza, legalità.

“1 SUBITO 20 NUOVE ASSUNZIONI
Questo Bilancio significa 20 nuove assunzioni a tempo indeterminato, 20 posti di lavoro al Comune di Quartu. Se questo Bilancio non passa, se tutto va bene ne riparleremo tra 15 mesi. 20 persone in più significano più servizi e più velocità nel rispondere alle esigenze dei cittadini.

2 APPALTO DEL VERDE PUBBLICO
Dopo un incredibile sforzo da parte di tutti abbiamo chiuso la questione relativa all’appalto del Verde a Quartu. 30 persone avranno di nuovo il proprio lavoro, la città il suo decoro. Approvato il Bilancio avremo anche la possibilità di portare il contratto con la società appaltatrice da 18 a 24 mesi.

3 INTERVENTO SUL MANTO STRADALE
Approvare questo Bilancio significa sbloccare 2 milioni di euro destinati al rifacimento del manto stradale. Significa programmare nell’anno in corso il ripristino dei principali assi viari della città. Mi chiedo chi, tra noi, vuole privarsi di questa possibilità ed aspettare ancora più di un anno.

4 APPALTO IGIENE URBANA
Sono state approvate le linee guida del bando per l’igiene urbana. Questo ci consentirà, subito dopo l’approvazione del Bilancio, di portare le stesse in Consiglio comunale e di avviare con estrema urgenza il bando.

5 ASILO NIDO COMUNALE
Il settore Pubblica Istruzione ha recentemente preso in mano il problema e sta già interloquendo con i Servizi Sociali per conoscere i dettagli in merito. Superata questa fase potremo finalmente individuare il futuro concessionario, con previsione di riavere in città un asilo nido comunale entro il 2020.

6 PIANO DI UTILIZZO LITORALE
Sono stati approvati in Giunta all’unanimità gli Atti di indirizzo del Piano di Utilizzo del Litorale, un passaggio decisivo per la crescita di Quartu in chiave turistica. Il P.U.L. è l’atto pianificatorio che regolerà la fruizione della costa e il suo futuro sviluppo economico. L’approvazione di questo Bilancio consentirà alla città di vedere realizzato il PUL e consentire a Quartu di fare il salto di qualità nell’offerta turistica cittadina.

7 PONTE SUL LUNGOSALINE DI VIALE COLOMBO
Per la conclusione dell’iter relativo al progetto preliminare serve l’approvazione del Bilancio. In considerazione dell’importanza che la strada riveste per la viabilità cittadina e metropolitana, è già stato deciso che le lavorazioni vere e proprie dovranno essere avviate e concluse nel termine massimo di 21 giorni consecutivi.

8 DEPURATORI ALLA SOCIETÀ ABBANOA
È assurdo che ancora nel 2020 ci siano tanti abitanti della costa che non hanno il collegamento alle fogne. I lavori, divisi in più lotti, stanno andando avanti, ma intanto prosegue la partita relativa ai depuratori, che devono essere presi in carico da Abbanoa, con la quale ci sono già stati diversi incontri. C’è grande fiducia su un’imminente risoluzione. L’approvazione di questo Bilancio ci consentirà di chiudere gli accordi in tempi rapidissimi, affinché vengano scongiurati gravi problemi di carattere ambientale.

9 RISTRUTTURAZIONE DELLE SCUOLE
L’approvazione del Bilancio significa poter continuare con il progetto @Iscola che ci ha consentito di intervenire nell’ultimo anno su ben 12 edifici. Ma altre 14 scuole saranno oggetto di ristrutturazione nei prossimi mesi: via Palestrina, via Bach, via Fieramosca, via San Benedetto, via Firenze, via Turati, via Sant’Antonio, via Tiziano, via Prati, via Milano, via Cimabue, via Perdalonga, via Beethoven e via Regina Margherita.”

Sollecito All’assessorato regionale degli enti locali per la mancata approvazione del bilancio

Spiace comunicare che abbiamo DOVUTO riscrivere. Davvero non ci aspettavamo che l’Assessore degli Enti Locali e l’intera Giunta Regionale trascurassero così gravemente di compiere il loro dovere istituzionale. In tutto questo tempo ci siamo chiesti: ci sono MOTIVAZIONI PUBBLICHE, COLLETTIVE e LEGALI, per cui la Regione Sardegna indugia così a lungo ad applicare le norme e a sostituire l’amministrazione quartese con un commissario, per l’approvazione del Bilancio? Ci sono motivi per cui non ha dato seguito alle proprie stesse disposizioni, cioè la diffida ad approvare il bilancio entro il 18 giugno 2019, pena il commissariamento? E poichè noi, nella nostra semplicità di cittadini, non le individuiamo, ci siamo trovati nella condizione molto sgradevole di sollecitare per la seconda volta le Istituzioni a fare il loro dovere. Saremmo portati a squalificare il comportamento dell’Assessore Regionale degli Enti Locali, se non provvedesse immediatamente. Solo la sua azione politica concreta, infatti, potrebbe impedirci di pensare che, con il suo ritardo, stia inseguendo scopi non pubblici e non collettivi. Non vorremmo pensare che le motivazioni e gli scopi del ritardo nel commissariare il Comune di Quartu siano lontani da ciò per cui si eleggono e si pagano i politici: 1) l’INTERESSE ESCLUSIVO PER IL BENE PUBBLICO E COLLETTIVO, quindi non di parte, di partito, men che meno delle singole persone (anche se politici influenti, anche se rappresentanti in carica, anche se portatori di voti, anche se amici e amici degli amici). La “politica delle parti” ha rotto la coesione sociale, ha creato ferite e degrado. E noi, insieme ai 350 sottoscrittori del Patto Etico, la vogliamo superare, un centimetro alla volta: via dalle nostre vite, via dalla nostra Città. Solo persone capaci di portare interessi collettivi. 2) l’IMPEGNO ESCLUSIVO PER LA TUTELA DEI CITTADINI, e quindi la capacità e il coraggio di rimuovere tempestivamente qualunque ostacolo alla tutela, compresa un’amministrazione così gravemente inadempiente. Dedichiamo questo pensiero, in particolare, a coloro che hanno più bisogno di attenzione e di tutela: minori e anziani senza servizi, lavoratori non rispettati, concittadini indigenti. Ogni giorno di ritardo segna indelebilmente tutti gli attori politici di questo momento. Contiamo che, nei giorni a venire, ne sentano il peso ed esercitino la loro piena responsabilità.

ENTRO IL 15 MAGGIO

L’inaffidabilità si definisce come incapacità, confermata dai fatti, di tenere fede agli impegni presi.
Così definiamo la maggioranza che amministra Quartu Sant’Elena, rispetto al suo principale dovere istituzionale che è l’approvazione del bilancio: inaffidabile.
Per gli appassionati alla materia, ma soprattutto per i cittadini che con un piccolo sforzo di attenzione vogliono capire perchè la Città è in queste gravissime condizioni, riepiloghiamo le occasioni mancate.

Primo dovere istituzionale trascurato: approvare il bilancio nei termini naturali, ovvero entro il 31 dicembre 2018. La maggioranza che amministra Quartu non si pone il problema di approvare il bilancio e lo fa senza una motivazione precisa, solo perchè sa che il governo consentirà una proroga. I cittadini perdono alcuni mesi di efficienza, perchè da gennaio a marzo il Comune può spendere solo in dodicesimi.

Secondo dovere istituzionale trascurato: approvare il bilancio entro la proroga data dal governo, il 31 marzo 2019. La maggioranza che amministra Quartu, di nuovo, non si pone il problema e lo fa senza una motivazione precisa. I cittadini perdono qualunque possibilità di vedere finanziamenti “entrare” nelle casse e risorse “uscire” per le esigenze. Tutto si blocca, tranne impegni già assunti negli anni precedenti, mutui, tasse e stipendi.

Terzo dovere istituzionale trascurato: approvare almeno preliminarmente in Giunta il bilancio entro il 15 maggio 2019, data promessa dal sindaco nella risposta all’accesso civico da noi inoltrata a fine marzo.

Siccome non ci piace trattare con istituzioni inaffidabili, abbiamo deciso di segnalare la nostra amministrazione ai soggetti competenti a intervenire in qualunque modo. 
Di seguito la nostra lettera.


Invitiamo le associazioni, i comitati, i singoli cittadini, a segnalare a loro volta questa grave situazione agli enti competenti.
Siamo a disposizione per coloro che hanno bisogno di aiuto per farlo.

Il comune di Quartu ci risponde sulla mancata approvazione del bilancio

Il 26 marzo 2019, convinti che i cittadini abbiano diritto di sapere perché Quartu, per il quarto anno di seguito, è in gravissimo ritardo nella programmazione, abbiamo fatto richiesta di accesso civico generalizzato al Dirigente del Bilancio del Comune di Quartu (vedi post del 6 aprile, su questa pagina). 
Pubblichiamo integralmente la risposta, pervenutaci il 26 aprile, a firma congiunta del nuovo Dirigente Dott. Raffaele Cossu e del Sindaco.
Ogni cittadino, leggendola, può farsi una propria idea.
Anche noi abbiamo piacere di esprimere una sintesi dei nostri pensieri.

Innanzitutto, ringraziamo il Dirigente di aver composto, a soli due giorni dal suo nuovo incarico, una risposta compiuta e dettagliata sull’iter in corso per l’approvazione del bilancio. Siamo consapevoli che abbia moltissimo da fare per riorganizzare un settore così mal gestito (vedi 4 anni in cui tutti gli atti di programmazione sono sempre stati fuori da ogni ragionevole tempistica, con gravi danni per i cittadini e costante progressivo peggioramento delle condizioni della città). 
La celerità e compiutezza della risposta a noi sono sembrati buoni indizi del cambiamento che attendiamo da molto.
La risposta ha, in modo inconsueto per un accesso civico, anche la firma del Sindaco, in quanto alcune delle informazioni non sono esclusivamente tecniche, ma politiche. Va bene che i nostri amministratori si confrontino con l’esigenza di trasparenza dei cittadini e considerino il risponderci solo ed esclusivamente un loro dovere.
Ci viene comunicata la data PRESUNTA per l’approvazione del bilancio 2019-2021 dalla Giunta Comunale, che è “ENTRO IL 15 MAGGIO”. Noi ci abbiamo appeso un post-it e non ce ne dimenticheremo. Anzi, auspichiamo che molti concittadini tengano a mente questa data e verifichino l’affidabilità delle promesse dell’amministrazione.

Molti dubbi rimangono, certo. 
Il più forte è: se non c’erano seri impedimenti, come sembra dalla risposta, perché il Comune di Quartu non ha approvato il bilancio preventivo entro il 31 dicembre 2018, cioè correttamente nei termini e senza proroghe? 
I cittadini sanno che se l’amministrazione lavora per 12 mesi (da gennaio a dicembre 2019, con un bilancio approvato a dicembre 2018), fa molte più cose che se lo approva a giugno 2019, quando restano per lavorare solo 6 mesi (luglio-dicembre 2019). 
Purtroppo la spiegazione “abbiamo fatto più tardi perché il governo ci ha dato una proroga” non è quello che i cittadini di una Città allo sbando vorrebbero sentirsi dire. Ma capiamo che questo è, e non siamo assolutamente rassicurati da questo modo di amministrare.
TUTTO TRANNE CHE BUONA AMMINISTRAZIONE.

Informiamo i concittadini che, comunque, avevamo già inviato in copia il nostro accesso civico anche alla Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato degli Enti Locali, che ha la responsabilità di nominare un commissario, in caso perduri l’inadempienza. 
Così proviamo a fare pressione, col solo scopo di limitare ulteriori ritardi.

Tutto questo nel silenzio del Consiglio Comunale, che non ci sembra abbia mai posto la questione all’ordine del giorno.

Ci battiamo così tanto per la partecipazione attiva dei cittadini, perché siamo convinti che più capacità, consapevolezza e coraggio di chiedere per i propri diritti siano l’unica leva, oggi, per dare una svolta vera alla vita della nostra Città. Apprezziamo chiunque lo sta facendo e siamo a disposizione di chi vuole aiuto per farlo. 
Non dimentichiamo mai che la trasparenza è nata “per favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche” (articolo 1 del Decreto Trasparenza), e che chiederla è non solo un nostro diritto, ma anche e maggiormente un nostro dovere.

Il 26 marzo 2019, convinti che i cittadini abbiano diritto di sapere perché Quartu, per il quarto anno di seguito, è in gravissimo ritardo nella programmazione, abbiamo fatto richiesta di accesso civico generalizzato al Dirigente del Bilancio del Comune di Quartu (vedi post del 6 aprile, su questa pagina). 
Pubblichiamo integralmente la risposta, pervenutaci il 26 aprile, a firma congiunta del nuovo Dirigente Dott. Raffaele Cossu e del Sindaco.
Ogni cittadino, leggendola, può farsi una propria idea.
Anche noi abbiamo piacere di esprimere una sintesi dei nostri pensieri.

Innanzitutto, ringraziamo il Dirigente di aver composto, a soli due giorni dal suo nuovo incarico, una risposta compiuta e dettagliata sull’iter in corso per l’approvazione del bilancio. Siamo consapevoli che abbia moltissimo da fare per riorganizzare un settore così mal gestito (vedi 4 anni in cui tutti gli atti di programmazione sono sempre stati fuori da ogni ragionevole tempistica, con gravi danni per i cittadini e costante progressivo peggioramento delle condizioni della città). 
La celerità e compiutezza della risposta a noi sono sembrati buoni indizi del cambiamento che attendiamo da molto.
La risposta ha, in modo inconsueto per un accesso civico, anche la firma del Sindaco, in quanto alcune delle informazioni non sono esclusivamente tecniche, ma politiche. Va bene che i nostri amministratori si confrontino con l’esigenza di trasparenza dei cittadini e considerino il risponderci solo ed esclusivamente un loro dovere.
Ci viene comunicata la data PRESUNTA per l’approvazione del bilancio 2019-2021 dalla Giunta Comunale, che è “ENTRO IL 15 MAGGIO”. Noi ci abbiamo appeso un post-it e non ce ne dimenticheremo. Anzi, auspichiamo che molti concittadini tengano a mente questa data e verifichino l’affidabilità delle promesse dell’amministrazione.

Molti dubbi rimangono, certo. 
Il più forte è: se non c’erano seri impedimenti, come sembra dalla risposta, perché il Comune di Quartu non ha approvato il bilancio preventivo entro il 31 dicembre 2018, cioè correttamente nei termini e senza proroghe? 
I cittadini sanno che se l’amministrazione lavora per 12 mesi (da gennaio a dicembre 2019, con un bilancio approvato a dicembre 2018), fa molte più cose che se lo approva a giugno 2019, quando restano per lavorare solo 6 mesi (luglio-dicembre 2019). 
Purtroppo la spiegazione “abbiamo fatto più tardi perché il governo ci ha dato una proroga” non è quello che i cittadini di una Città allo sbando vorrebbero sentirsi dire. Ma capiamo che questo è, e non siamo assolutamente rassicurati da questo modo di amministrare.
TUTTO TRANNE CHE BUONA AMMINISTRAZIONE.

Informiamo i concittadini che, comunque, avevamo già inviato in copia il nostro accesso civico anche alla Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato degli Enti Locali, che ha la responsabilità di nominare un commissario, in caso perduri l’inadempienza. 
Così proviamo a fare pressione, col solo scopo di limitare ulteriori ritardi.

Tutto questo nel silenzio del Consiglio Comunale, che non ci sembra abbia mai posto la questione all’ordine del giorno.

Ci battiamo così tanto per la partecipazione attiva dei cittadini, perché siamo convinti che più capacità, consapevolezza e coraggio di chiedere per i propri diritti siano l’unica leva, oggi, per dare una svolta vera alla vita della nostra Città. Apprezziamo chiunque lo sta facendo e siamo a disposizione di chi vuole aiuto per farlo. 
Non dimentichiamo mai che la trasparenza è nata “per favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche” (articolo 1 del Decreto Trasparenza), e che chiederla è non solo un nostro diritto, ma anche e maggiormente un nostro dovere.

Terzo incontro-dibattito sui temi del Patto Etico – Appuntamento il 10 Maggio

Giovanni Dore è avvocato civil-amministrativista, nonchè esperto in diritto comunitario, che ha approfondito con stage a Bruxelles, master alla Luiss e varie pubblicazioni su riviste giuridiche.
Console del Belgio della Sardegna dal 2012, è stato consigliere e capogruppo in consiglio comunale a Cagliari, dal 2011 al 2016, nonchè candidato alle regionali del 2014.
Ci aiuterà a capire il senso e la forma di un programma elettorale. Insieme ragioneremo su quanto incida sulla determinazione del voto e come si colleghi all’azione amministrativa, dopo le elezioni.
Vi aspettiamo numerosi.

Candu sulat su bentu, toccat a bentulai

Dònnia dii, candu dedicaus tempus a milliorai sa terra nostra, a dda a amparai de is invasoris modernus, chi sa majoria de is bortas si bistint de amparadoris, est sa Die de sa Sardigna.
Totus is bortas ca intregaus su tempus po si fromai e po dda fai luxiai cumenti si merescit, e nos cun issa, est Sa Die de sa Sardigna.
Sa Die bolit nai a éssiri cònscius dei is abisòngius realis, cussus chi no si cumbinant cun cussus chi àterus s’arreconnoscint o si imponint. Ma est a scioberai e a no patiri.
Sa Die est a éssiri capassus de intendi su fragu de su bentu, de no ddu timi, de ndi boddiri s’àtimu de candu sulat e a buntulai unu pagu de su trigu nostru, capassus de ddu fai e motivaus realmenti. E tocat a ddu fai, poita a sa fini, cussu chi at a abarrai, at a éssiri su trigu nostru, , su frutu de sa capassidadi de ddu produxi e duncas una cosa de importu mannu.

Depeus oberri is ogus, tenni coràgiu e depeus éssiri cunsapevolis e autodeterminaus. E sa stòria nostra, dònnia dii est e depit éssiri s’impìnniu nostru. In dònnia logu de sa Sardinnia.
Sa Die est sa festa nostra. Bona Die de sa Sardigna.

QUANDO SI SOLLEVA IL VENTO, BISOGNA SPAGLIARE.

Ciascuno dei giorni in cui dedichiamo un po’ del nostro tempo a migliorare la nostra Terra Madre, a difenderla dagli invasori moderni, spesso travestiti da protettori, è sa Die de sa Sardigna.
Tutte le volte che dedichiamo del tempo a formarci per essere pronti a farla splendere come meritiamo di vederla, e noi con lei, è Sa Die de sa Sardigna.
Sa Die è essere consapevoli dei nostri reali bisogni, che non è detto coincidano con quelli che altri ci riconoscono o ci impongono. E’ scegliere e non subire.
Sa Die è essere capaci di fiutare il vento, di non temerlo, di cogliere l’attimo in cui soffia e spalare un po’ del nostro grano, realmente capaci di farlo e motivati a farlo, perché quello che resterà, alla fine della spagliatura, sarà il nostro grano, frutto della nostra capacità di produrlo, perciò molto più pregiato.

Diventare attenti, coraggiosi, consapevoli e concretamente capaci di autodeterminare la nostra storia, ogni giorno, è e deve essere il nostro impegno in ogni angolo della Sardegna.
Sa Die è anche la nostra festa. 
Bona Die de sa Sardigna.

Terzo incontro-dibattito sui temi del Patto Etico

PROGRAMMI ELETTORALI CONCRETI E REALIZZABILI

Terzo incontro-dibattito sui temi del Patto Etico – Quartu, 10 maggio 2019, ore 18, Via Eligio Porcu 116

Per una Città che deve andare ad elezioni nel 2020 è già tardi: le forze politiche che intendono presentarsi alle elezioni dovrebbero essere già al lavoro per il programma elettorale.

Un programma elettorale fatto bene, infatti, non può nascere in poco tempo, a meno che non sia:
– la copia di qualche altro, già usato per altre elezioni o altre città: è capitato e ce ne siamo divertiti, perché risultava surreale e ridicolo
– il libro dei sogni: è quasi sempre così, e questo aspetto contribuisce a far rimanere a casa il 50% degli aventi diritto al voto, perché la non credibilità è fra le peggiori caratteristiche delle persone, anche in politica
– un’accozzaglia di intenti senza un filo logico che li colleghi, tipo pentola di chicchi di mais appena passata al fuoco, che quando la apri fa saltare fuori i pop corn
– pieno di promesse che devono accontentare un po’ tutti, e quindi irrealizzabile
– lungo e complesso da leggere e, soprattutto, da verificare, quando sarà in fase di realizzazione
– basato su slogan, stile pubblicità di un’agenzia di viaggi
– predisposto senza il coinvolgimento dei cittadini, a cui è destinato.

Ne vogliamo parlare per tempo, insieme ai concittadini che non ne possono più di sentirsi proporre programmi elettorali di pessima qualità.
Qualunque sia l’orientamento politico di chi si candiderà, noi cittadini dobbiamo pretendere che si presenti a noi con rispetto, scrivendo bene ciò per cui intende impegnarsi, una volta eletto.

Il 10 maggio 2019, alle ore 18, presso la sede della cooperativa Starter (Via Eligio Porcu n.116) ne parliamo con Giovanni Dore, avvocato, più volte impegnato in attività politica.

Atobiu aderisce alla “Rete dei Comuni Solidali”

Su proposta di Laura Longo, referente in Sardegna per Re.Co.sol. (Rete dei Comuni Solidali), Atobiu ha scelto con entusiasmo di aderire all’Associazione, entrando a far parte di questa Rete, finalizzata a promuovere, realizzare e condividere progetti solidali. 
Atobiu sposa e incarna i valori fatti propri da Re.co.Sol: il rispetto per il prossimo, la solidarietà, la partecipazione attiva dei cittadini per contribuire al progresso delle comunità, la promozione sul territorio di una cultura della pace, le iniziative volte a coinvolgere la popolazione in genere, ed in particolare le scuole.
Atobiu è particolarmente sensibile al tema della cooperazione in rete, elemento centrale anche dell’operato di Re.Co.Sol, che negli ultimi anni ha sviluppato un’importante collaborazione con diverse realtà impegnate su temi di pace, solidarietà, ambiente, diritti civili e immigrazione. 
Fare “rete” per noi vuol dire condividere esperienze, facilitare scambi per creare nuovi canali di partecipazione ed essere attivamente cittadini solidali. 
L’importanza di ampliare forme di collaborazione che creino ponti di solidarietà e che promuovano la cultura del rispetto dei diritti umani sono la base fondante della scelta per cui Atobiu ha aderito al progetto associativo di Re.Co.Sol. Il nostro auspicio è che la rete possa ampliarsi ulteriormente.
Possono aderire a Re.Co.Sol. le amministrazioni locali e le associazioni. Per chi fosse interessato siamo a disposizione per offrirvi indicazioni su come fare.
Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il sito https://comunisolidali.org/