Scrittori a piede lìberos

In molti ci chiediamo se la democrazia sia realizzata o se non sia a rischio, se è possibile ripensare il modo di fare politica, che attualità hanno i temi della partecipazione, dell’identità, della nonviolenza.

Atobiu contribuisce a questo evento in collaborazione con l’associazione di promozione sociale Terra de Mesania, il centro culturale May Mask e la comunità dei lettori di Liberos.
Sabato 26 ottobre, alle 18.30, in via Giardini 149, (presso MayMask) il curatore del libro “Ripensare la politica” (ETS) Emanuele Profumi dialogherà con Bernardetta Cabras, Maurizio Onnis, Anna Sulis e con chi avrà piacere di esserci.

Vi aspettiamo.

C’è controllo e controllo.

Tutti, a Quartu, sappiamo che a dicembre scade la proroga dell’appalto di igiene urbana e che, al più presto, il Comune deve bandire questa gara importante.
La rende importante il fatto che il servizio si riflette sulla nostra salute e sul nostro decoro, certo. La rende importante anche la consistenza, superiore a 74 milioni di euro.
Per quest’ultima ragione, la Giunta ha chiesto la vigilanza collaborativa all’Autorità Nazionale Anticorruzione (deliberazione n. 209 del 15 ottobre scorso).


La rende importante il fatto che il servizio si riflette sulla nostra salute e sul nostro decoro, certo. La rende importante anche la consistenza, superiore a 74 milioni di euro.
Per quest’ultima ragione, la Giunta ha chiesto la vigilanza collaborativa all’Autorità Nazionale Anticorruzione (deliberazione n. 209 del 15 ottobre scorso).

La consideriamo una buona notizia, certo: in Città, se provi a dire “appalto dell’immondezza”, i commenti più ricorrenti sono “con tutti quei soldi, ce ne saranno di porcherie”, “se lo sono lasciato giusto per la fase elettorale”, “sembra di sapere già chi se lo aggiudicherà”, e via dicendo. Vogliamo dire che anche noi semplici cittadini, molto più e prima della stessa Giunta, abbiamo preoccupazione sulla corruzione che può infilarsi in questa gara e in questo servizio.
Ma… DOBBIAMO ACCONTENTARCI di questa decisione e ABBASSARE LA GUARDIA?
Ecco, noi crediamo di no e vi diciamo perchè.

L’ANAC ha una funzione importantissima, che, dati alla mano, ha realmente abbassato il livello di corruzione e di corruzione percepita, dalla sua nascita ad oggi (i dati sono quelli di Transparency International, e ve li possiamo passare, se interessano).
L’ANAC, però, non vive a Quartu, non vive i disagi di una Città abituata a scambiare i voti con favori personali (è inutile che ce lo nascondiamo: per noi, quella è la CATTIVA POLITICA), non vive l’affronto di avere quantità enormi di risorse pubbliche distolte dai servizi e destinate a contenziosi e a risarcimenti, non vive la vergogna di indagini, arresti, processi e condanne a politici e dipendenti.
L’ANAC non è un cittadino quartese.
Perciò, questa delibera di giunta la salutiamo con cortesia, ma senza enfasi.

In altri territori, a noi vicinissimi (es. Cagliari), gli appalti importanti (es. metropolitana leggera) sono sottoposti al MONITORAGGIO CIVICO, strumento nuovo, di cui la nostra giunta non ha mai fatto minimamente menzione.
Ci prendiamo l’impegno di spiegarlo più dettagliatamente in seguito, ma qui, intanto, iniziamo a dire che:
– su appalti consistenti di opere o servizi, altri enti chiamano a monitorare proprio i diretti interessati, ovvero i cittadini
– i cittadini disponibili vengono informati e formati a monitorare
– fra questi, l’amministrazione e l’aggiudicatario, si stipula un PATTO DI INTEGRITA’, che sancisce l’impegno congiunto a scongiurare la corruzione in fase di esecuzione del servizio
– gli atti sono tutti pubblici, ad iniziare dal progetto del servizio.
Questo strumento è a noi molto caro: ci stiamo formando, lo stiamo studiando per proporlo ai nostri futuri candidati, se ne avranno capacità e coraggio. Noi li sceglieremo anche in base a quanto saranno capaci e coraggiosi nel prepararsi ad una politica molto più TRASPARENTE e quindi partecipativa.
Anche perchè nessuno, più di noi cittadini, ha più interesse a costruire una Città decisamente migliore.

Pasticci amministrativi, trasparenza e lezioni per il futuro

Fra marzo e giugno 2019, al Comune di Quartu, si discute ancora la perfomance organizzativa riferita all’anno 2017 e ne nasce una piccola storia triste, che vogliamo riassumervi.

La segretaria comunale fa una relazione positiva sulle performance prodotte da dirigenti e dipendenti comunali nel 2017; tale relazione, se validata dal Nucleo di Valutazione, consentirebbe di pagare a dirigenti e dipendenti i soldi della produttività.
Il Nucleo di valutazione ritiene di non poterla validare perché gli obiettivi da raggiungere entro il 2017 furono assegnati il 28 dicembre 2017 (sì, avete capito bene, tutto il lavoro sarebbe dovuto essere svolto in tre giorni) e soprattutto perché la documentazione fornita dai dirigenti sul lavoro svolto e la compilazione delle schede di valutazione sono ritenute insufficienti.

La segretaria contesta il verbale del nucleo di valutazione e propone alla giunta di confermare la relazione positiva sulle performance del 2017. La Giunta approva.
Il Nucleo di valutazione si esprime con un ultimo verbale, nel quale conferma la propria indisponibilità a validare i risultati di performance del 2017 e si dimette.

Senza addentrarci in particolari tecnici diciamo che il “sistema di misurazione e valutazione della performance” è una procedura preziosa prevista dalla legge a tutela del corretto utilizzo dei soldi pubblici. In sostanza monitora l’attività di dipendenti comunali, dirigenti e segretario comunale per verificare in che misura il loro lavoro contribuisce al raggiungimento degli obiettivi che l’amministrazione si è posta nell’ambito della propria attività di programmazione.

Ciò dovrebbe essere uno stimolo al miglioramento dei servizi offerti alla cittadinanza anche attraverso l’erogazione di premi per i risultati conseguiti dai singoli e dagli uffici.

Conoscendo i gravi ritardi con i quali vengono portati avanti gli obiettivi della programmazione, non stupisce il fatto che siamo ancora qui, a ottobre 2019, a parlare del piano della performance 2017.

Cosa osserviamo? Che si tratta dell’ennesima situazione in cui non sono rispettati i termini legali per la predisposizione di documenti amministrativi, il piano delle performance per il 2017 andava predisposto subito dopo l’approvazione del Bilancio (16 giugno 2017), invece lo si è fatto il 28 dicembre 2017, circa 6 mesi dopo, accumulando pertanto ritardo su ritardo. Nonostante tutto il tempo trascorso il piano viene inoltre ritenuto incompleto e non in linea con le disposizioni di legge.

Quali insegnamenti possiamo trarre da questa vicenda?

Che è ormai divenuto indispensabile fare buon uso degli strumenti messi a disposizione della cittadinanza (dalla legge) in materia di trasparenza per monitorare l’andamento dell’amministrazione, per poter rilevare e segnalare situazioni illegittime e/o disfunzionali e/o proporre interventi migliorativi.

Quanto sia importante mettere il futuro della nostra città nelle mani di un’amministrazione composta da persone capaci di adempiere agli obblighi di legge, di programmare le attività in modo lineare e coerente per creare le condizioni minime necessarie al raggiungimento degli obiettivi e al corretto utilizzo dei soldi pubblici. Persone umili, che interagiscano con spirito di collaborazione e rispetto versi i cittadini e le altre istituzioni.
In altre parole: prepariamoci a scegliere meglio chi dovrà rappresentarci dal prossimo mese di giugno.

E intanto?
Avendo riscontrato ancora una volta le forti criticità presenti all’interno del Comune di Quartu Sant’Elena, anche in tema di piano delle performance, ci piacerebbe che:
– la Giunta e il Sindaco informassero la cittadinanza su cosa intendono fare per superare i rilievi del Nucleo di Valutazione e per fare un piano delle performance che generi il miglioramento dei servizi alla cittadinanza
– i consiglieri ci comunicassero quali iniziative hanno avviato o intendono avviare, affinchè questa ennesima situazione di disagio sia controllata e affrontata, e venga evitato di mettere a rischio sia una corretta gestione amministrativa dei risultati, sia la remunerazione di risultato di tutti i dipendenti comunali.

Per chi vuole approfondire suggeriamo la lettura di:
Deliberazione della giunta comunale n. 50/2019
Verbali del Nucleo di Valutazione n. 11 e n. 21/2019
Deliberazione della giunta comunale n. 121/2019

Il patto etico per la città di Quartu è online

Il patto etico è online

Ecco due piccole novità:
1) il link nel quale i concittadini quartesi possono sottoscrivere on-line il “Patto Etico per la Città di Quartu”

2) nel medesimo link, anche i non quartesi possono sottoscrivere il Patto, come “sostenitori”

Avete presente il Patto Etico che stiamo promuovendo come legame di corresponsabilità fra cittadini di Quartu?


Quello che invita l’elettore ad essere un cittadino attivo anche in fase elettorale?

Quello che stimola i futuri candidati a fare una proposta elettorale e relativa campagna buone, dignitose, corrette, partecipative?

Quello che chiede ai sottoscrittori di impegnarsi perchè anche a Quartu si discuta di programmi elettorali, concreti, chiari e partecipati?

Quello che invita a rinunciare al voto di scambio? Quello che sensibilizza i concittadini (candidati ed elettori) a vivere la prossima campagna elettorale con linguaggi corretti e nonviolenti?

Quello che se lo sottoscrivi ti impegni IN COSCIENZA ad applicarlo, nel tuo piccolo, e allo stesso tempo dai l’autorizzazione a pubblicare il tuo nome nella lista dei sottoscrittori, quale testimonianza del tuo impegno per il cambiamento della cultura politica e civica a Quartu?

FIRMA ON-LINE IL PATTO ETICO
☑PASSA IL LINK AI TUOI AMICI E INVITALI A SOTTOSCRIVERLO

PS: se non è ancora abbastanza chiaro, NON siamo una lista civica che intende partecipare alle elezioni, ma un gruppo di cittadini che vuole la prossima elezione comunale (nel 2020) maggiormente trasparente, di miglior livello, capace di selezionare degli amministratori e una politica più adeguati ai gravissimi problemi della nostra Città.

Tessida

Dal 13 al 15 settembre 2019, a Bauladu, l’Associazione di promozione sociale Terra de mesania organizza la Scuola delle Comunità Cooperative “Tessida”.
Nell’evento si discute e si espongono esperienze in atto, su come è possibile (ri)creare reti sociali, economiche, culturali e in questo modo creare sviluppo di comunità e lavoro.
Spesso sono proprio le imprese sociali, le cooperative, le associazioni, il no profit legato ai territori, che fungono da attivatori di sviluppo. E quando accade, è l’intera comunità a svilupparsi.

Noi saremo lì, domenica 15, a raccontare il percorso fatto, dal 2015 ad oggi, per promuovere la partecipazione dei cittadini nell’amministrazione delle cose comuni, il dialogo costruttivo, la consapevolezza come cittadini attivi, la corresponsabilità, l’affermazione della trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche.
Racconteremo anche dell’iniziativa civica del “Patto Etico per la Città di Quartu Sant’Elena”.

Ci confronteremo con altre realtà sarde e italiane, su quanti possono essere i percorsi per promuovere una comunità e la sua capacità di stringersi cooperativamente intorno agli scopi comuni.

Vi agevoliamo il programma del corso di formazione. L’incontro del venerdì è aperto a tutti e gratuito. Per le sessioni di sabato e domenica occorre iscriversi, e c’è tempo fino a domani, 31.08.2019.

Candidature per Quartu

Di tanto in tanto, dalla stampa, apprendiamo di persone che si manifestano come disponibili o interessate a fare il sindaco a Quartu S.Elena.
Ogni volta che compare un nome, si attivano le perplessità, le aspettative, le speranze dei cittadini, le discussioni e, diciamocelo, pure le relative tifoserie.
Come cittadini impegnati nella crescita della consapevolezza nostra e di tutti i quartesi, ci piace valorizzare tutto attraverso il senso critico e la richiesta di trasparenza.
Come cittadini e prossimi elettori sentiamo di avere dei diritti e dei doveri. Uno di questi è FARE DOMANDE a chi si propone per rappresentare tutti e per amministrare i nostri soldi e i nostri beni.
Pensiamo che occorra selezionare candidati dotati di ” responsabilità”, che è esattamente la “capacità di dare risposte”.

Ora, affinchè i candidati a cui sono destinate abbiano il tempo di meditare le loro risposte e pensare a come e a quando comunicarle responsabilmente ai cittadini, iniziamo a formulare le nostre domande. 
Non solo i giornalisti, ma ogni quartese dovrebbe fare delle domande ai candidati: a questo teniamo molto, che i concittadini siano attivi anche in qualità di elettori e per tutta la fase elettorale, che contribuiscano ad animare il dibattito cittadino.
I futuri candidati sappiano che non è più tempo della sola democrazia rappresentativa, senza partecipazione dei cittadini.
Non è più tempo di delegare tutto alla politica senza partecipare, fare pressione, contribuire, controllare l’operato dei politici, fin dalle candidature.


Non è più tempo di osannare chi amministra (o ha amministrato) perchè nessuno si può sentire intoccabile senza compiere costanti e trasparenti restituzioni del suo operato ai cittadini.
Non è più tempo di farsi imbambolare da offerte di favori personali.
Non è più tempo di farsi convincere dal tono aggressivo (o suadente) del linguaggio, che ci distoglie dal vedere la vera qualità delle proposte e la concretezza/realizzabilità dei programmi.
Per questo abbiamo creato il “Patto Etico per la Città di Quartu”, come iniziativa di autoresponsabilizzazione della nostra cittadinanza quartese.

Perciò, facciamo domande ai candidati. Eccone alcune, per iniziare.

Prima domanda: qual è lo scopo che persegue nel presentarsi come candidato sindaco?

Seconda domanda: ha già un programma e vuole diffonderlo in forma scritta, affinchè sia valutato dai cittadini?

Terza domanda: in che modo, in quali luoghi e con quali tempi intende coinvolgere i cittadini nella creazione del programma?

Quarta domanda: che rapporto ha con l’etica?

Quinta domanda: può fare una sua dichiarazione spontanea sul fenomeno del voto di scambio? Qual’è il suo impegno in proposito?

Sesta domanda: conosce lo stato attuale dei conti del comune? Ne vuole riferire pubblicamente?

Settima domanda: chi finanzierà la sua campagna elettorale?

Ottava domanda: negli ultimi 10 anni, quali iniziative ha intrapreso in Città e/o in favore della Città?

Giusto per iniziare. 
Serve iniziare. 
Iniziamo in modo nuovo.

Auguri di Ferragosto, ringraziamenti e… Monitoraggio 3

Il Piano di Utilizzo del Litorale
Il sindaco dice di meritare il sostegno perché senza un’amministrazione la Città perderebbe ben 9 vantaggiosissime politiche. 
Una di queste é il PUL (Piano di utilizzo del litorale), documento nel quale il comune DEVE decidere come gestire i 26 chilometri della nostra costa, bellissima e sofferente, in particolare l’edilizia, i servizi, le attività produttive, l’accessibilità, le infrastrutture, la difesa del bene ambientale.
Diceva il sindaco, nelle esternazioni extraconsiliari che precedevano l’approvazione del bilancio: “Sono stati approvati in Giunta all’unanimità gli Atti di indirizzo del Piano di Utilizzo del Litorale, un passaggio decisivo per la crescita di Quartu in chiave turistica. Il P.U.L. è l’atto pianificatorio che regolerà la fruizione della costa e il suo futuro sviluppo economico. L’approvazione di questo Bilancio consentirà alla città di vedere realizzato il PUL e consentire a Quartu di fare il salto di qualità nell’offerta turistica cittadina”.

Ben 14 consiglieri (!) hanno creduto a queste promesse e, votando a favore, hanno mantenuto in piedi questa amministrazione.

Noi però abbiamo fatto qualche ricerca e… cosa abbiamo osservato in proposito? 
a) nel Documento Unico di Programmazione non c’è una sola parola sull’argomento. Eppure, è certamente uno dei più importanti, nella pianificazione strategica per la nostra Città.
E dove sono i soldi per gli investimenti? Non ne troviamo.
Ne ricaviamo l’idea che se non c’è ancora niente negli atti di programmazione (dove dovrebbero essere indirizzi strategici e risorse!), è evidente che non ci sia niente in assoluto, di compiuto e trasparente, a parte qualche mozione in consiglio.
b) La delibera di giunta citata dal sindaco, dedicata a indirizzare l’argomento, è solo un restiling di quella precedente e comunque non è il PUL. 
c) Il Comune ha un ritardo di anni nell’approvazione di questo documento: argomento nato in Sardegna nel 2006, come espansione del piano paesaggistico regionale, era prorogato al 31 dicembre 2014. E siamo in ritardo grave.
d) A questa amministrazione i quattro anni decorsi non sono bastati nemmeno per avviare il lavoro. Ne risente il decoro del nostro litorale, ne risentono le attività imprenditoriali, ne risente l’ambiente. NE APPROFITTA, FORSE, QUALCUNO?
e) Sono passati già quasi due dei rimanenti 6 mesi del 2019 e nulla è stato fatto. Ricordiamo all’amministrazione che LA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO É UN ARGOMENTO IN CUI È OBBLIGATORIO COINVOLGERE I CITTADINI, PUL compreso. 
f) L’espressione “vedere realizzato il PUL” è nata ambigua e inconsistente, nelle parole del sindaco. Chissà se il sindaco si riferiva al documento, alla CONSULTAZIONE PUBBLICA OBBLIGATORIA DELLA CITTADINANZA, per cui ci stiamo documentando e preparando, alle azioni di riorganizzazione e ai lavori sul litorale, cosí gravemente trascurato. 

Per adesso, in ogni caso, siamo a ZERO risultati, anche su tutto questo.

Ringraziamo i 14 consiglieri che, con inspiegabile costanza e coraggio, nel silenzio più totale, continuano a sostenere l’amministrazione.
Invitiamo i concittadini che li hanno votati e ancora credono nella loro capacità di rappresentarci, a sollecitarli nell’impegno e nella serietà.
E auguriamo a tutta la Città di Quartu, comunque, un Buon Ferragosto.

Adotta la tua città

È estate e tutti amiamo uscire.
Le strade della nostra città versano in uno stato di pulizia non proprio accuratissimo.
È giusto parlarne e segnalarlo.
È comprensibile che ce ne troviamo indignati e che ce ne lamentiamo.
È opportuno che chiediamo al Comune la necessaria massima attenzione all’argomento dell’igiene urbana, nuovo appalto compreso.
Però, nel frattempo, niente e nessuno ci vieta di iniziare noi, a invertire la tendenza: compiere gesti di cura verso la nostra città.
Costano relativamente poco, risolvono appena piccole cose, ma significano molto.
Questo il gruppo dei quartesi che “adottano” piccole quote del grandissimo bisogno di attenzione che la nostra Città di Quartu rivendica.
Partecipate e passate parola.

Quartu non scambia!

Cominciano a vedersi pagine di giornale in cui si parla di candidature alle prossime elezioni comunali a Quartu.
Senza perdere tempo, ne approfittiamo per rilanciare l’attenzione di tutti su uno degli argomenti più importanti, nella vita politica di una Città: il voto di scambio.
Ricorderete che è nel Patto Etico la rinuncia a promettere favori personali in cambio del voto per i candidati e il rifiuto di offerte di favori personali in cambio di voto per gli elettori.
Altrimenti, lo diciamo chiaro, È REATO, e ognuno ha il dovere di astenersene.

A Bari i cittadini hanno fatto molto di più che firmare un impegno su un Patto Etico: hanno denunciato.
E sono stati talmente tanti che è stato costituito un pool di inquirenti dedicato apposta a queste denunce.

Ai concittadini: vi invitiamo a vedere la notizia e a farla girare il più possibile.
Vi invitiamo anche a firmare il Patto Etico: lo hanno già fatto in 350.
E se mai qualcuno, in campagna elettorale, vi dovesse dire cose tipo “se mi voti ti faccio ottenere (illecitamente) un vantaggio (che altrimenti non ti spetterebbe)”… beh, ricordatevi di Bari e correte a denunciare.

Quartu, in cambio del voto, vuole solo una cosa: amministratori dediti esclusivamente all’interesse pubblico e al bene comune.

#quartunonscambia

Sciampitta Arte

A Quartu abbiamo anche germogli di speranza, come “Sciampitta Arte”, iniziativa allestita dentro due fiori all’occhiello del patrimonio storico cittadino: il convento di Sant’Agata e Sa dom’e farra.
Siamo andati a visitare la manifestazione e ci è piaciuta molto, sia per l’originalità che per i temi trattati.
Ringraziamo le associazioni “Il Dado d’Arte” e “070 Art Gallery” per aver sognato e creato questa opportunità, condividendola con la cittadinanza.
Ci piacerebbe avere: 
– un presente in cui ogni cittadino inizia a fare qualcosa per superare il grave degrado in cui, nostro malgrado, ci troviamo;
– un futuro con un programma elettorale ed un programma amministrativo ad esso conseguente che parlino di cultura;
– una giunta sensibile a questo tipo di iniziative capace di progettare e realizzare un piano comunale della cultura.