L’inaffidabilità si definisce come incapacità, confermata dai fatti, di tenere fede agli impegni presi.
Così definiamo la maggioranza che amministra Quartu Sant’Elena, rispetto al suo principale dovere istituzionale che è l’approvazione del bilancio: inaffidabile.
Per gli appassionati alla materia, ma soprattutto per i cittadini che con un piccolo sforzo di attenzione vogliono capire perchè la Città è in queste gravissime condizioni, riepiloghiamo le occasioni mancate.
Primo dovere istituzionale trascurato: approvare il bilancio nei termini naturali, ovvero entro il 31 dicembre 2018. La maggioranza che amministra Quartu non si pone il problema di approvare il bilancio e lo fa senza una motivazione precisa, solo perchè sa che il governo consentirà una proroga. I cittadini perdono alcuni mesi di efficienza, perchè da gennaio a marzo il Comune può spendere solo in dodicesimi.
Secondo dovere istituzionale trascurato: approvare il bilancio entro la proroga data dal governo, il 31 marzo 2019. La maggioranza che amministra Quartu, di nuovo, non si pone il problema e lo fa senza una motivazione precisa. I cittadini perdono qualunque possibilità di vedere finanziamenti “entrare” nelle casse e risorse “uscire” per le esigenze. Tutto si blocca, tranne impegni già assunti negli anni precedenti, mutui, tasse e stipendi.
Terzo dovere istituzionale trascurato: approvare almeno preliminarmente in Giunta il bilancio entro il 15 maggio 2019, data promessa dal sindaco nella risposta all’accesso civico da noi inoltrata a fine marzo.
Siccome non ci piace trattare con istituzioni inaffidabili, abbiamo deciso di segnalare la nostra amministrazione ai soggetti competenti a intervenire in qualunque modo.
Di seguito la nostra lettera.
Invitiamo le associazioni, i comitati, i singoli cittadini, a segnalare a loro volta questa grave situazione agli enti competenti.
Siamo a disposizione per coloro che hanno bisogno di aiuto per farlo.

