Spiace comunicare che abbiamo DOVUTO riscrivere. Davvero non ci aspettavamo che l’Assessore degli Enti Locali e l’intera Giunta Regionale trascurassero così gravemente di compiere il loro dovere istituzionale. In tutto questo tempo ci siamo chiesti: ci sono MOTIVAZIONI PUBBLICHE, COLLETTIVE e LEGALI, per cui la Regione Sardegna indugia così a lungo ad applicare le norme e a sostituire l’amministrazione quartese con un commissario, per l’approvazione del Bilancio? Ci sono motivi per cui non ha dato seguito alle proprie stesse disposizioni, cioè la diffida ad approvare il bilancio entro il 18 giugno 2019, pena il commissariamento? E poichè noi, nella nostra semplicità di cittadini, non le individuiamo, ci siamo trovati nella condizione molto sgradevole di sollecitare per la seconda volta le Istituzioni a fare il loro dovere. Saremmo portati a squalificare il comportamento dell’Assessore Regionale degli Enti Locali, se non provvedesse immediatamente. Solo la sua azione politica concreta, infatti, potrebbe impedirci di pensare che, con il suo ritardo, stia inseguendo scopi non pubblici e non collettivi. Non vorremmo pensare che le motivazioni e gli scopi del ritardo nel commissariare il Comune di Quartu siano lontani da ciò per cui si eleggono e si pagano i politici: 1) l’INTERESSE ESCLUSIVO PER IL BENE PUBBLICO E COLLETTIVO, quindi non di parte, di partito, men che meno delle singole persone (anche se politici influenti, anche se rappresentanti in carica, anche se portatori di voti, anche se amici e amici degli amici). La “politica delle parti” ha rotto la coesione sociale, ha creato ferite e degrado. E noi, insieme ai 350 sottoscrittori del Patto Etico, la vogliamo superare, un centimetro alla volta: via dalle nostre vite, via dalla nostra Città. Solo persone capaci di portare interessi collettivi. 2) l’IMPEGNO ESCLUSIVO PER LA TUTELA DEI CITTADINI, e quindi la capacità e il coraggio di rimuovere tempestivamente qualunque ostacolo alla tutela, compresa un’amministrazione così gravemente inadempiente. Dedichiamo questo pensiero, in particolare, a coloro che hanno più bisogno di attenzione e di tutela: minori e anziani senza servizi, lavoratori non rispettati, concittadini indigenti. Ogni giorno di ritardo segna indelebilmente tutti gli attori politici di questo momento. Contiamo che, nei giorni a venire, ne sentano il peso ed esercitino la loro piena responsabilità.