All’Assessore del Bilancio Roberto Fadda Di Martino porgiamo il nostro benvenuto.
Non riteniamo che ci sia tempo per altri convenevoli: la nostra Città ha già dimostrato di saper dare il peggio in materia di perdite di tempo. L’anno scorso è riuscita a perdere 7 mesi di vita amministrativa, approvando il documento di programmazione il 3 agosto. Noi ancora ce ne vergogniamo e Lei lo deve sapere subito.
Le basterebbe scorrere questa pagina per sapere che la nostra associazione ha molto a cuore questo argomento: spesso ne parliamo nei nostri incontri, spesso ne scriviamo pubblicamente, a volte facciamo accessi per avere notizie in merito alla volontà di finanziamento di servizi e iniziative da parte dell’amministrazione. Ne siamo molto preoccupati, dati i precedenti, relativi alla chiusura dell’asilo nido, alla riduzione a quasi zero della biblioteca, alla chiusura dell’archivio, alla non attivazione del servizio educativo territoriale, alla condizione di degrado estetico e funzionale della città, alla proroga creativa del servizio di igiene urbana, al mancato rinnovo delle assicurazioni delle auto comunali (non ancora smentita dall’amministrazione) e ad una lunga lista di cose che crediamo siano note anche a Lei.
Immaginiamo che Lei si trovi un gran bel problema da affrontare: la sensazione è che oltre alla difficoltà di programmazione (molto evidente, stando allo scorso anno) ci sia quella di far tornare i conti, e quindi di chiudere un qualunque bilancio. Ecco, su questo, la preghiamo di procedere spedito e coraggioso: se i conti sono a posto, come ogni cittadino in cuor suo spera, non perda tempo e approvi il bilancio rapidamente. Tanto, immaginiamo che lo sappia, ogni bilancio può essere variato ogni volta che serve.
Ma se mai fosse che i conti non tornano…per favore, glielo chiediamo col cuore: non dia la colpa alla contabilità armonizzata. I Comuni che avevano fatto le cose per bene non sono stati minimamente disturbati dalla contabilità armonizzata.
Se fosse che i conti non tornano, non faccia perdere tempo ai cittadini, facendo ricadere ogni cosa in una nuova e pessima esperienza di gestione provvisoria, ovvero il niente ancora più buio del niente presente: ne informi il Consiglio, la Città e ne dia adeguate spiegazioni.
Per il Bilancio Partecipato, approvato con mozione votata all’unanimità un anno fa e non ancora nemmeno regolamentato, dato il ritardo grave e data l’urgenza, siamo disposti ad aspettare ad un’altra volta.