C’è controllo e controllo.

Tutti, a Quartu, sappiamo che a dicembre scade la proroga dell’appalto di igiene urbana e che, al più presto, il Comune deve bandire questa gara importante.
La rende importante il fatto che il servizio si riflette sulla nostra salute e sul nostro decoro, certo. La rende importante anche la consistenza, superiore a 74 milioni di euro.
Per quest’ultima ragione, la Giunta ha chiesto la vigilanza collaborativa all’Autorità Nazionale Anticorruzione (deliberazione n. 209 del 15 ottobre scorso).


La rende importante il fatto che il servizio si riflette sulla nostra salute e sul nostro decoro, certo. La rende importante anche la consistenza, superiore a 74 milioni di euro.
Per quest’ultima ragione, la Giunta ha chiesto la vigilanza collaborativa all’Autorità Nazionale Anticorruzione (deliberazione n. 209 del 15 ottobre scorso).

La consideriamo una buona notizia, certo: in Città, se provi a dire “appalto dell’immondezza”, i commenti più ricorrenti sono “con tutti quei soldi, ce ne saranno di porcherie”, “se lo sono lasciato giusto per la fase elettorale”, “sembra di sapere già chi se lo aggiudicherà”, e via dicendo. Vogliamo dire che anche noi semplici cittadini, molto più e prima della stessa Giunta, abbiamo preoccupazione sulla corruzione che può infilarsi in questa gara e in questo servizio.
Ma… DOBBIAMO ACCONTENTARCI di questa decisione e ABBASSARE LA GUARDIA?
Ecco, noi crediamo di no e vi diciamo perchè.

L’ANAC ha una funzione importantissima, che, dati alla mano, ha realmente abbassato il livello di corruzione e di corruzione percepita, dalla sua nascita ad oggi (i dati sono quelli di Transparency International, e ve li possiamo passare, se interessano).
L’ANAC, però, non vive a Quartu, non vive i disagi di una Città abituata a scambiare i voti con favori personali (è inutile che ce lo nascondiamo: per noi, quella è la CATTIVA POLITICA), non vive l’affronto di avere quantità enormi di risorse pubbliche distolte dai servizi e destinate a contenziosi e a risarcimenti, non vive la vergogna di indagini, arresti, processi e condanne a politici e dipendenti.
L’ANAC non è un cittadino quartese.
Perciò, questa delibera di giunta la salutiamo con cortesia, ma senza enfasi.

In altri territori, a noi vicinissimi (es. Cagliari), gli appalti importanti (es. metropolitana leggera) sono sottoposti al MONITORAGGIO CIVICO, strumento nuovo, di cui la nostra giunta non ha mai fatto minimamente menzione.
Ci prendiamo l’impegno di spiegarlo più dettagliatamente in seguito, ma qui, intanto, iniziamo a dire che:
– su appalti consistenti di opere o servizi, altri enti chiamano a monitorare proprio i diretti interessati, ovvero i cittadini
– i cittadini disponibili vengono informati e formati a monitorare
– fra questi, l’amministrazione e l’aggiudicatario, si stipula un PATTO DI INTEGRITA’, che sancisce l’impegno congiunto a scongiurare la corruzione in fase di esecuzione del servizio
– gli atti sono tutti pubblici, ad iniziare dal progetto del servizio.
Questo strumento è a noi molto caro: ci stiamo formando, lo stiamo studiando per proporlo ai nostri futuri candidati, se ne avranno capacità e coraggio. Noi li sceglieremo anche in base a quanto saranno capaci e coraggiosi nel prepararsi ad una politica molto più TRASPARENTE e quindi partecipativa.
Anche perchè nessuno, più di noi cittadini, ha più interesse a costruire una Città decisamente migliore.

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