Il 6 febbraio scorso abbiamo ottenuto l’audizione da parte della Sesta Commissione Consiliare permanente, che si occupa di servizi sociali.
Abbiamo portato in quella sede la nostra denuncia pubblica sull’assenza di servizi per la tutela dei minori, che la Legge concepisce come figli di tutti noi e il Comune di Quartu ha reso, nel tempo, #figlidinessuno .
La nostra azione civica è iniziata a novembre 2019 (vedi in questa pagina il post del 25 novembre 2019 e nelle foto il comunicato diffuso agli amministratori al consiglio comunale del 27 novembre).
La commissione, presente al completo e integrata anche da altri consiglieri esterni, ci ha ascoltato pienamente, condividendo preoccupazioni, dati, riflessioni.
La Presidente ha riepilogato le azioni svolte per superamento delle carenze dei servizi sociali, ha condiviso i dati ricevuti di recente dal Dirigente dei servizi sociali e ha chiuso i lavori dichiarando l’impegno ad attivare le iniziative di competenza perchè siano superate le gravi carenze del Comune sul tutelare i minori.
Siamo fiduciosi che i consiglieri si attiveranno. Siamo anche convinti che debbano farlo, con immediatezza, concretezza, efficacia. Non dimentichiamo certo che i Documenti di Programmazione e i bilanci, in questi 5 anni, sono stati approvati in totale assenza di attenzione a questo aspetto.
Rileviamo lo sforzo in atto, pur tardivo, perchè nessun argomento è più urgente di questo.
Altrimenti, a Quartu, i bambini delle famiglie fragili continueranno a crescere senza gli aiuti necessari. E questa è inciviltà.
Ci è parso stridente che il Sindaco Delunas e l’assessore Cambarau non abbiano sentito il piacere di intervenire all’incontro, benchè informati della discussione.
Per noi sarebbe stato un piacere chiedergli maggiori e trasparenti spiegazioni sui motivi della grave inottemperanza alla funzione di “tutori” che la Legge gli attribuisce e esprimergli di persona le nostre richieste accese e accorate di superare la loro (non-)azione politica/amministrativa verso i bambini con bisogno di tutela.
La loro responsabilità è diretta e personale, per ruolo istituzionale, insieme ai Dirigenti di settore che si sono avvicendati in questi anni.
Per il nostro futuro in Città, con forza diciamo “mai più” a chi ha amministrato male le cose prioritarie e a chi ha sostenuto un’amministrazione così irresponsabile.
Anche a Quartu, i minori hanno diritti e fame: di aiuto, di protezione, di giustizia. Di servizi all’altezza del loro bisogno.
Di certo non li tutela l’arroganza, l’ignoranza, il disimpegno, le bugie e la cattiva amministrazione.

